Fatto da me · Wedding

Handmade wedding a tema rock festival – 2. Le partecipazioni

Si può davvero dire: il matrimonio comincia con le partecipazioni. Sì, va sempre a finire che parenti e amici le ricevono molto dopo aver saputo la notizia delle nozze, è vero; ma il momento in cui si consegnano a mano dona a tutto quanto il crisma dell’ufficialità. La loro veste grafica comunica all’istante molte cose sugli sposi e sul loro giorno: stile, gusti, atmosfera, personalità.

Le partecipazioni sono anche una delle prime cose a cui si pensa dopo aver stabilito i fondamentali, cioè giorno, luogo della cerimonia e quello del ricevimento. A questo punto si aprono le porte di un universo sconfinato e bellissimo fatto di layout, decorazioni, font, cartoncini (nella mia bacheca Pinterest c’è qualche esempio di grafiche moderne e anticonvenzionali). Un mondo nel quale è facile perdersi, soprattutto se ci si può affidare a grafici e stampatori professionisti.
Avendo scelto l’autoproduzione l’obiettivo per me era di fare qualcosa di bello, ma con pochi mezzi. Questi i paletti che mi hanno allo stesso tempo limitata ma anche guidata:

  • attenermi al tema rock festival;
  • necessità di un layout facilmente riproducibile da me, che smanetto con i programmi di grafica ma non sono del mestiere;
  • possibilità di stampare in ufficio (con ottimi risultati, ma era fuori discussione usare carte troppo particolari, inchiostri speciali, intagli, embossing, eccetera)

Una volta deciso che la veste grafica avrebbe richiamato il biglietto di un concerto, due cose per me hanno funzionato molto bene.
1. Aprirsi a più possibilità. Cercare ispirazione non solo fra le partecipazioni di matrimonio, ma fra veri biglietti e flyer per concerti.
2. Investire qualcosina nella grafica. Se si escludono effetti speciali e la partecipazione, come nel mio caso, è un semplice cartoncino rettangolare, allora la grafica deve fare il botto. Gli 8 dollari con cui ho acquistato online un layout di cui mi ero innamorata sono stati fra i soldi meglio spesi di tutto il matrimonio. Su Creativemarket, un ottimo sito di immagini stock, ho trovato i file dei bellissimi Retro Concert Tickets di Teela Cunningham, che ho poi usato anche per escort card, bigliettini di accompagnamento per i confetti, segna tavolo e persino per la copertina dell’album fotografico.
Due parole per Teela e il suo blog Every-Tuesday: è diventato una delle mie fonti preferite di ispirazione, freebies e tutorial per il design. Ho contattato Teela per farmi dare il permesso di mostrare cosa ho fatto con i suoi materiali e di citarla, ed è stata felicissima della cosa: la ringrazio davvero. Sono quindi ancora più contenta di aver speso quegli 8 dollari, perché sosterranno il lavoro di questa designer.

Ho modificato facilmente la grafica con Inkscape, un programma di disegno vettoriale gratuito (è un fratello di Gimp). I tre schemi di colore ci piacevano tutti, non sapevamo sceglierne uno in particolare, tanto che alla fine abbiamo stampato le partecipazioni e gli inviti in tre versioni.
I font usati sono scaricabili gratuitamente.
L’unico piccolo problema l’ho avuto con una texture presente nei file originali, che avrebbe dovuto dare un effetto di carta ruvida ma che con Inkscape non riuscivo a gestire. Poco male, ho stampato direttamente le partecipazioni su carta Calligraphy Canvas ruvida di Favini, color avorio, da 200 grammi.
Il formato rettangolare mi ha permesso di stampare su ciascun foglio A4 tre partecipazioni. Due colpi di taglierina, et voilà.

Mancavano le buste, e qui il formato commerciale DL (220x110mm), facilissimo da trovare, era perfetto.
Ho scoperto il fantastico sito Buste.com che propone tantissimi formati, colori e materiali, a prezzi super e con consegna rapida e puntuale. Ho scelto ancora la semplicità: color canapa e apertura sul lato corto, minimal ma un po’ particolari (e sono piaciute molto).

E poi… calligrafia!
Un gesto semplice, scrivere a mano il nome dei destinatari; ma fatto con cura, con un bell’inchiostro, un font scelto con attenzione, una piccola decorazione.
Ci si mette un po’, ma queste cose mi divertono e mi rilassano. E vi assicuro che chi ha ricevuto la busta ha apprezzato molto questo dettaglio.
A parte la mia personale passione per la calligrafia, che ha alleggerito l’impresa, devo dire che preparare un’ottantina di buste non è stato il lavoro difficile che poteva sembrare all’inizio. Lo stile che ho scelto era semplice anche per un dummy, e poi è verissimo che practice makes perfect. E vi assicuro che un foglio di prova con tutti i nomi (un elenco dei destinatari vi serve, no? ecco, scrivetelo a mano) basta come practice per essere pronti a lavorare sulle buste.

Una scatolina di confetti per chi ha ricevuto solo la partecipazione, ma non l’invito: parenti di millesimo grado, colleghi, vicini di casa, amici dei genitori, maestre delle elementari…

Per finire, due conti a spanne sulle 80 partecipazioni:
– 7,33€ (8$) per i layout su Creativemarket.com;
– 7,31€ per una risma da 50 fogli, ma ne ho usati 27 quindi 3,94€ (zero spese di spedizione con Amazon);
– 8 euro per 100 buste (un margine per gli errori va previsto) + 7,18€ di spedizione;
– 0€ per le stampe, perché fatte in ufficio;
= 0,33 euro a partecipazione, imbustata

Si – può – fare!

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