Fatto da me · Lettering e calligrafia

Christmas lettering: quando per realizzare super confezioni regalo servono solo dei pennarelli

Siete già entrati nel mood natalizio? Io sì, e come ogni anno uno dei momenti che amo di più è quello del confezionamento dei regali. Nonostante abbia accumulato nel tempo un’enorme quantità di nastrini, decorazioni, targhette, chiudipacco e props vari (non parliamo dei miei adorati washi tape…), a questo giro il gift wrapping è diventato un’ottima scusa per dedicarmi a qualcosa per cui in genere ho molte idee ma poco tempo, cioè il lettering. Un’arte per la quale si può fare molto anche con poco: carta su cui scrivere e pennarelli.

La mia carta preferita è sempre la carta da pacchi marroncina: versatile e del colore giusto per scriverci sia con i pennarelli scuri, sia con quelli coprenti chiari o metallici. Preferisco sempre acquistarla di persona e non online perché voglio accertarmi che la finitura sia appunto adatta ai pennarelli, che non assorba troppo o faccia sbavare l’inchiostro.
Mi piace molto anche una carta color taupe acquistata all’Ikea che ha una finitura lucida per cui alcuni pennarelli hanno un effetto quasi acquerellato. L’ho usata per il pacchetto destinato a Fabrizio che vedete nelle foto seguenti.

E veniamo a loro, i pennarelli: per trovare quelli giusti bisogna sempre sperimentare in base alla carta e all’effetto desiderato, ma nel mio arsenale non mancano mai pennarelli neri, metallici (mi piacciono molto gli Sharpie) e l’inossidabile Uni Posca bianco, insostituibile nel dare luce e tridimensionalità.
Le new entry di quest’anno: gli economicissimi Crayola che si rivelano perfetti per la calligrafia, e le brushpen (cioè pennarelli con la punta simile a quella di un pennello, morbida e flessibile) con cui devo ancora prendere la mano.

Ecco quindi qualche idea realizzata con questi semplici strumenti.

1 – Crayoligraphy

Il successo dei font che riproducono la scrittura a mano non accenna a diminuire, si vedono ovunque ormai da qualche anno! E proprio a mano si possono rifare: per ottenere la loro caratteristica principale, cioè l’alternarsi di tratti spessi e fini, ci sono le brushpen, strumenti per la calligrafia che richiedono un po’ di esercizio e di manualità. Per avvicinarsi a questo stile con uno strumento economico e facile da usare, ci sono i pennarelli Crayola a punta grossa, acquistabili a pochi euro anche al supermercato. Ottenere il gioco di spesso-fine (spesso nei tratti discendenti, fine negli ascendenti) non è una questione di inclinazione della punta, ma di semplice pressione.
Direi che non servono particolari corsi per imparare, solo un po’ di esercizio, ma per chi ha un abbonamento a Skillshare consiglio questa lezione di Shelley Hitz che esplora la versatilità dei Crayola.
Un altro mio riferimento per la calligrafia in generale è The Postman’s Knock, con i suoi ottimi tutorial.

Questa confezione gattosa è realizzata con un Crayola nero, uno Sharpie color oro e l’Uni Posca Bianco.

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2 – Fake calligraphy

Se non si hanno a disposizione strumenti propriamente per la calligrafia, se ne può riprodurre l’effetto con un pennarello a punta fine, raddoppiando il tratto là dove dovrebbe essere spesso. E lo spazio interno si può riempire con un colore e delle ombreggiature per un effetto più tridimensionale.
Occhio alle possibili sbavature quando si passa con un pennarello sopra un altro.
Per l’impostazione generale, vale qualsiasi risorsa sulla calligrafia come quelle linkate prima.

Qui ho usato Sharpie e Uni Posca bianco per i punti di luce.

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3 – Lettering 3D e tante decorazioni (con l’Uni Posca bianco che rimedia agli errori)

Una scritta tridimensionale e d’impatto contornata da vari elementi semplici da disegnare. Con il barbatrucco delle bolle/palle di neve bianche, con il pennarello coprente, per coprire eventuali imperfezioni – Non so se si nota, ma ho fatto un errore sulla E e l’ho mascherato ;)
Dove cominciare a orientarsi nel bellissimo mondo del lettering? Il brainstorming per me viene da Pinterest (seguite le mie board se volete vedere cosa mi ispira), non solo per trovare artisti incredibili ma anche per appuntarmi quei “doodle” decorativi semplici da riprodurre con pochi tratti, ma molto d’effetto.
Se si vuole fare sul serio, ci sono i corsi, sempre su Skillshare: sono tantissimi, ma se devo scegliere un’insegnante per cominciare, dico la bravissima Mary Kate McDevitt.

Ecco quindi un Buon Natale che da solo riempie tutta la confezione regalo. Sempre Sharpie e Uni Posca bianco.

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4 – Grande classico: il nome del destinatario

Ottima soluzione se cominciate ad accumulare regali e dovete ricordarvi a chi andranno, specialmente se si tratta di bambini (così tra fratelli e cugini ognuno trova il suo!).
In questo caso, sono andata a mano libera sempre con pennarelli e Uni Posca, ma solo dopo aver provato la dimensione e la disposizione delle lettere a matita su un altro foglio. Nel lettering, partire direttamente sul foglio senza un’idea prima porta solo a pessimi risultati.

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5 – Le lucine di Natale

A proposito di doodle facili: le luci colorate sono semplici e divertenti da riprodurre con i pennarelli.
Qui la scritta “Arianna” è realizzata con un Copic Marker, più difficile da padroneggiare rispetto ai Crayola ma davvero perfetto per la calligrafia con la brushpen. Come sempre mi piace aggiungere un’ombra e dei punti luce con il bianco.

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Bonus – Le lucine di Natale di Stranger Things

Per dedicare una confezione speciale agli amanti della serie tv basta associare le luci colorate a un font simile a quello dei titoli di testa. Io ho scritto un banale “Merry Christmas”, ma… potete sbizzarrirvi con i messaggi dal Sottosopra!

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